Ritratto e ambiente

Ambiente è quello che ti trovi, da fotografo. E, in particolare, se ti trovi ad operare in un ambiente esterno le variazioni di luce sono ciò a cui non puoi sottrarti. Certamente possiamo fare spostare il nostro soggetto in un luogo dove la sua figura emerge al meglio, ma ancora una volta: lì sei e non puoi spostarti nel tuo luogo preferito. Devi accettare e devi saper far accettare alla persona che hai deciso di fotografare.

Luce naturale è tutta la luce prodotta in quel luogo, in quel giorno e in quella ora. Te la ritrovi così e devi essere bravo a leggere, a decifrarla, a capire dove e come. Ma questo deve essere armonizzato anche da un’altra capacità a cui il fotografo di ritratto non può sottrarsi: la persona di fronte, la persona a cui hai chiesto se la potevi fotografare e che, gentilmente, mettendosi a disposizione, aspetta le tue indicazioni.

La bellissima ragazza che vedete nella foto proposta meritava di essere fotografata al meglio e , ancora, vedersi naturale nel modo di porsi di fronte alla fotocamera. Ora dovete sapere che una cosa è chiedere ad una persona di essere fotografata a Roma, Parigi o, che so, Londra, si diciamo Londra per non citare sempre New York, va…e una cosa diversa, completamente diversa è farlo a San Martin, un pueblito rurale, fuori da Oaxaca. Ora non fraintendemi, anche lì sono arrivati gli smartphone, anche lì la ragazza prende il suo cellulare e si fa un selfie. E Tilcajete è conosciuta per il suo carnevale, e dunque sono abituati a stranieri che arrivano e magari mangiano e bevono insieme a loro come io ho fatto. Ma, per certi versi, resta un miracolo decodificare e rendere un ritratto fotografico almeno come io lo volevo.

E, si…e come lo volevo? Volevo che la ragazza si vedesse belle proprio come io la vedevo. Bella, con una dignità regale, come una meravigliosa principessa indigena. Un ritratto fashion senza il fashion che ti aspetti, ma che rivelasse un altro tipo di fashion, che non è il glamour di Vogue che ha anche abbastanza rotto i coglioni.

Luce e ambiente: nell’usare un grandangolo ho molta più luce ambiente di quella che avrei con un tele. E devo essere bravo a cogliere un’inquadratura che non spinga troppo addosso, ma piuttosto mantanga immutato il fascino che mi ha trasmesso la ragazza.

Lei è lì con quella sua meravigliosa espressione naturale. Un ritratto che adoro. Perchè con i ritratti spesso chi si fa fotografare decide come presentarsi, ed in parte è così, ma anche no se sei un decente fotografo ritrattista. Devi saper prendere quello che ti viene donato ma devi anche sapere donare, in un atto comunicativo a due.

Le strutture della semiotica delle immagini sono complesse. Credo che sia, comunque, sempre fondamentale, da fotografo, offrire il mio punto di vista, il mio sguardo che accarezza il mondo e le persone.

Gli accademici diranno che l’auto dietro ilo soggetto è terribile. Che la luce non gioca a favore. Questo avviene perchè identificano e danno peso a cose che, soprattutto nel ritratto ambientato, spesso non contano. Non cerco un ritratto bello ma un ritratto con un significato. Un ritratto che possa essere rappresentativo. Questo lo è.

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